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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Le regole per evitare il reflusso biliare

Reflusso biliare, come evitarlo?


Il reflusso biliare consiste nella risalita della bile nel tratto digestivo superiore, in particolare nello stomaco ed, in alcuni frangenti, anche nell’ esofago.

A causare il reflusso biliare è il malfunzionamento delle valvole situate tra stomaco e duodeno e tra esofago e stomaco.



DIETA E STILE DI VITA

Uno stile alimentare equilibrato è importante sia per prevenire che per curare la malattia da reflusso gastroesofageo.



PRIMA REGOLA: MANGIARE LENTAMENTE

La prima digestione, come ben sappiamo, avviene in bocca e questo è vero non solo perché la saliva contiene una sostanza chimica con proprietà digestive, ma anche perché la triturazione del cibo durante la masticazione facilita l’attività gastrica. I ritmi frenetici che spesso ci vengono imposti, ci portano anche a pranzi frugali veloci che favoriscono il reflusso in quanto allungano il tempo di permanenza del cibo nello stomaco. Per questo motivo è essenziale che la masticazione sia molto lenta e che la dieta preveda l’assunzione di quattro o cinque piccoli pasti anziché una o due grandi abbuffate giornaliere.



ALIMENTI DA EVITARE

Uno dei primi pensieri ad insorgere nella mente di una persona che lamenta un certo bruciore di stomaco riguarda il tipo di cibo ingerito durante l’ultimo pasto. A questo proposito è necessario  distinguere due diversi tipi di alimenti che, se presenti nella dieta, possono favorire il reflusso gastroesofageo:

  • alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco aumentando le possibilità che si verifichi una risalita di succhi acidi;
  • Le bibite gassate e l’abitudine di masticare chewingum aumentano direttamente o indirettamente la quantità di aria presente nella sacca gastrica. La presenza di questi gas aumenta la pressione all’interno dello stomaco favorendo la risalita verso l’alto del contenuto gastrico;
  • Alimenti che hanno caratteristiche intrinseche irritanti (vino bianco, aceto, alcolici, superalcolici, succo di  pomodoro o di agrumi). Tali cibi, a cui vanno aggiunti anche the, caffè, cacao e gli alimenti o le bibite che li contengono, favoriscono la produzione acida nello stomaco.



BERE DI PIU’

La saliva ed i liquidi proteggono le muscose esofagee dai succhi gastrici; può quindi risultare utile bere di più, soprattutto lontano dai pasti.



SMETTERE DI FUMARE

Il fumo favorisce il reflusso, aumenta l’acidità gastrica e rende più suscettibili le pareti dello stomaco agli attacchi dell’acido.



NON ABUSARE DI ALCUNI FARMACI

Come i FANS (aspirina, ibuprofene, alcuni sedativi e tranquillanti, ecc.). Si consiglia in ogni caso di comunicare il loro utilizzo al medico, in modo da controllarne la compatibilità con la malattia e trovare, eventualmente, delle valide alternative.



ED IL LATTE?

Il latte, essendo un cibo alcalino, ha un immediato effetto positivo in quanto la sua basicità va a contrastare  l’acidità del reflusso. Il latte, soprattutto quello intero, è però ricco anche di grassi e proteine che aumentano l’acidità gastrica e rallentano lo svuotamento dello stomaco.


Il latte ha quindi un effetto benefico nell’immediato ma, soprattutto se si esagera con le quantità, dopo il sollievo iniziale può causare una veloce ricomparsa dei sintomi.



SOVRAPPESO

L’aumento della pressione intraddominale, premendo contro le pareti dello stomaco, favorisce la risalita del contenuto gastrico. Questa pressione può aumentare in situazioni assolutamente fisiologiche come la gravidanza o in caso di sovrappeso e obesità.



E LO STRESS?

Specie in questi ultimi anni, un po’ come fosse la madre di tutti i mali  quando si parla di malattie dell’ apparato digerente,  lo stress viene sempre chiamato in causa. In presenza di reflusso gastroesofageo tale ipotesi non va esclusa dato che l’ ansia e la collera trattenuta possono, per esempio, acuire i sintomi tipici della patologia. E’ invece un’ipotesi molto poco probabile che lo stress sia la causa diretta della comparsa del reflusso.



E DI NOTTE?

Il bruciore di stomaco di notte è particolarmente fastidioso in quanto solitamente dura a lungo. Tale bruciore è spesso causato da un’ incontinenza della valvola cardiale che favorisce la risalita degli acidi in esofago dove rimangono a lungo irritando le mucose. Oltre alla dieta può essere utile in questi casi posizionare un rialzo sotto il materasso per far sì che la forza di gravità ostacoli la risalita degli acidi.

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