DOMANDA
Il 20/02 un otorino mi ha diagnosticato nota di reflusso con laringite posteriore; terapia pantorc 1 cp/die 40mg per 1 mese. Dopo assunzione 20 cps.(e dieta in bianco)sintomi non regrediti ed il mio medico di base ha suggerito interruzione per 10 gg circa prima di ulteriore valutazione. Causa persistenza bruciori stomaco e cavo orale, nonostante dieta rigorosa, mi ha prescritto 1cp 40mg mattino digiuno esomeprazolo assunta il 24 – 25 e 26 marzo. Oggi, 27 marzo, mi ha aumentato dose a 2/die cps 40mg(colazione e cena) x 4-5 gg. poichè bruciore stomaco non regredito. Purtroppo ho la sensazione che gli acufeni, di cui soffro da fine gennaio, siano aumentati d’intensità. Lei è a conoscenza dell’effetto collaterale di ototossicità causato dai medicinali suddetti? La esofagogastroduodenoscopia è prenotata per il 9 giugno. Nel frattempo continuo sempre ad assumere esomeprazolo, attenendomi ai dosaggi prescritti dal mio medico? Tenga presente che la mia dieta (da giugno 2014) è anti reflusso (no insaccati, no sughi, no carne rossa, no vino, liquori, tabacco, cioccolato etc) senza problemi di stitichezza di cui soffro, invece, durante assunzione PPI. Grazie per un Suo parere e attenzione. Cordiali saluti.
RISPOSTA DEL MEDICO
L’esomeprazolo non risulta causare acufeni, è invece possibile che gli stessi siano fan
Vomiti dal reflusso. Continui quindi la terapia in atto nell’attesa della gastroscopia transnasale.