Apparentemente due disturbi molto lontani tra loro che non presentano alcuna connessione; in realtà sono molti i soggetti che si rivolgono ad uno specialista con un’anamnesi che include sia sintomatologia riscontrabile in disturbi gastrointestinali che otorinolaringoiatrici.
Analizziamo insieme la sintomatologia e le possibili cause.
Gastrite: che cosa è?
Lo stomaco presenta, nella sua anatomia, un rivestimento denominato mucosa gastrica; quando essa è vittima di infiammazione si parla di gastrite. Quando si superano i 30 anni l’incidenza può arrivare fino al 70%, con particolare riguardo nei paesi occidentali più civilizzati.
La gastrite può essere suddivisa in forma acuta o cronica, dove per la prima si intende una forma accompagnata da sintomatologia più lieve con una durata più limitata nel tempo, a differenza della gastrite cronica dove i sintomi risultano essere molto più importanti.
Quali sono i sintomi della gastrite?
Che essa sia gastrite in forma cronica o acute, la sintomatologia che si riscontra si può così sintetizzare:
- bruciori di stomaco, anche di elevata intensità
- nausea
- crampi allo stomaco
- aerofagia
- alitosi
- reflusso gastroesofageo
- affanno
E veniamo ora al secondo disturbo menzionato nel titolo: le vertigini.
Cosa sono le vertigini?
La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell’individuo, ciò fa si che il soggetto colpito ne risente in termini di equilibrio. Ne deriva che vi è una sensazione illusoria in cui il soggetto avverte che il suo corpo e gli oggetti circostanti si muovono in modo continuo ed oscillatorio.
Le cause più comuni associate a vertigini sono da inserire nel campo dell’otorinolaringoiatria, nella cui branca medica solitamente si suddividono:
- vertigini periferiche associate a Labirintite, Sindrome di Ménière ed Otilitopatia. Questo genere di vertigine insorge improvvisamente ed ha una modalità assai violenta. La sensazione che il soggetto avverte è quella di una rotazione intensa;
- vertigini centrali, associate ad alterazioni microvascolari, malattie neurologiche primitive. Questa tipologia di vertigini è caratterizzata da esordio sfumato e fa si che il soggetto colpito si senta oscillare lateralmente e presenti incertezza nel camminare, avendo quindi la sensazione di sbandamento.
Perché si verificano giramenti di testa dopo aver mangiato
Spesse volte, quando ci si trova dinanzi ad un paziente in cui sussistono entrambi i sintomi, fondamentale è una diagnosi differenziale, che spesso vede problematiche di natura ansiogena alla base del binomio gastrite-vertigini.
Dopo aver consumato il pasto, maggiormente se esso è abbondante, il flusso sanguigno confluisce in toto nell’apparato digerente per far si che il processo digestivo avvenga in modo corretto. Se dopo i pasti viene svolta un’attività fisica, il sangue verrà dirottato ai muscoli e non al cervello. Ciò può essere causa di capogiri e vertigini.
La gastrite causata da Helicobacter Pylori, così come quella determinata da stati ansiosi, si associa, oltre che ai sintomi più classici quali bruciori di stomaco, nausea e mal di stomaco, anche ai giramenti di testa. Sembra, infatti, che questi possano essere determinati da fenomeni di distensione gastrica e di reflusso acido.
In gravidanza non è raro associare mal di stomaco e capogiri: consumando più energie è opportuno non rimanere mai a stomaco completamente vuoto in fase gravidica, poiché la mancanza di giusta energia potrebbe portare a sensazioni di vertigini.
Chi soffre di reflusso gastroesofageo non di rado può presentare sintomi associabili a vertigini: durante la risalita di gas acidi (cosa che accade in chi soffre di reflusso), possono risalire sino all’orecchio interno, ciò può provocare quindi capogiri, vertigini e, nei casi più importanti, anche labirintite.