Dal test di gravidanza positivo ogni donna si rende conto che la sua vita, insieme al suo corpo, cambierà. Il corpo sarà, per tutti i nove mesi di gestazione, sottoposto a grandi mutamenti: la pancia che diventerà mese dopo mese sempre più grande e quindi potrebbe essere fonte di fastidio per la donna, ma anche altri fastidi possono interessare la donna durante l’attesa del suo bebè; primo fra tutti, probabilmente il più comune, è la nausea gravidica, cioè un malessere che si manifesta con una sensazione di disgusto e che può comparire in qualsiasi momento della giornata.
Nausea in Gravidanza
Nausea mattutina in gravidanza: quando inizia?
La nausea mattutina è una condizione piuttosto comune. La maggior parte delle donne incinte tende a sperimentare episodi di nausea.
Nella maggior parte dei casi, la nausea mattutina inizia durante il primo mese di gravidanza e si protrae fino alla 14esima -16esima settimana (terzo o quarto mese). Ci sono pazienti che sperimentano nausea e vomito per l'intera durata della gravidanza.
La nausea mattutina non danneggia in alcun modo il bambino, a meno che non si perda peso, come nel caso di vomito grave. Una lieve perdita di peso durante il primo trimestre non è rara in presenza di sintomi moderati e non è pericolosa per il bambino.
Sintomi
La nausea che si verifica nel corso di una gravidanza, spesso, si accompagna ad uno o più dei seguenti sintomi:
- Mal di testa;
- Vertigini;
- Sbandamenti;
- Repulsione per il cibo;
- Disgusto;
- Contrazioni involontarie delle pareti dello stomaco;
- Malessere generale.
La nausea di per sé non è una condizione patologica, quanto piuttosto un sintomo di malessere organico o di una condizione fisiologica, come appunto la gravidanza.
Nausea in gravidanza: le cause
La causa esatta della nausea mattutina è sconosciuta. Potrebbe dipendere da cambiamenti ormonali (estrogeni, progesterone e beta hCG) o bassi livelli di zucchero nel sangue. Lo stress emotivo, la stanchezza, i viaggi o alcuni cibi potrebbero peggiorare il problema. La nausea in gravidanza è più comune con gemelli o terzine.
Vi è anche un’altra ipotesi da non sottovalutare: il primo trimestre di gravidanza è senza dubbio il più delicato per lo sviluppo fetale e la nausea potrebbe esser vista come un meccanismo di difesa messo in atto autonomamente dal corpo per tenere la donna, e quindi il suo bambino, lontana da cibi potenzialmente pericolosi.
Nell’ultimo mese di gestazione, dopo qualche periodo di tregua, la nausea potrebbe ricomparire a causa delle dimensioni del feto, la cui crescita causa l'aumento delle dimensioni del ventre materno e la compressione di alcuni organi. In circostanze del genere donna potrebbe soffrire di digestione lenta e di altri disturbi collegabili alla nausea.
Rimedi contro la nausea in gravidanza: cosa mangiare?
Ecco alcuni consigli su cosa mangiare per attenuare il fastidio della nausea in gravidanza:
- Cambiare le abitudini alimentari! È fondamentale mangiare poco e spesso, fornendo così all’organismo energia ogni due ore circa tramite cibi preferibilmente secchi e salati (ad esempio cracker);
- Bere molti liquidi;
- Preferire cibi ricchi di proteine e carboidrati complessi, come ad esempio il burro d'arachidi o le noci;
- Evitare cibi acidi come caffè, the, cibi troppo speziati e cibi grassi;
- Masticare lentamente e a lungo per facilitare la digestione;
- I pasti caldi emanano odori più forti rispetto a quelli freddi, è consigliato quindi prediligere pasti non troppo bollenti;
- Mai un digiuno per più di 3 ore: la mattina appena sveglia quindi, dopo una notte di digiuno, è consigliato subito mangiare un cibo secco (esempio fette biscottate);
- Zenzero (tè, caramelle e soda allo zenzero).
Ci sono anche altri accorgimenti che potrebbero rivelarsi utili, seppur non collegati all'alimentazione:
- Evitare abiti molto stretti sul punto vita;
- Riposare. In caso di stanchezza, infatti, i sintomi associati alla nausea potrebbero aumentare;
- Evitare fumo e alcol! Oltre che per la nausea, infatti, possono essere dannosi anche per il feto;
- Favorire la circolazione dell'area in casa, per ridurre l'impatto degli odori.