logo
Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
Prenota una visita o un esame

Ulcera duodenale: cause, sintomi, cura e cosa mangiare

L’ulcera duodenale è una malattia che colpisce prevalentemente i soggetti di sesso maschile, raggiungendo un picco dei casi di incidenza nella fascia di età che va dai 30 ai 40 anni. Al verificarsi dei primi fastidi è consigliabile prenotare una visita da uno specialista che valuterà l’opportunità di effettuare un esame di gastroscopia. Prosegui nella lettura per saperne di più.

Ulcera duodenale: cos'è?


L'ulcera duodenale è una perdita di sostanza delle pareti del tratto iniziale del duodeno. Si verifica in concomitanza con la presenza, quasi sempre, dell'helicobacter pylori.


Quali sono le cause?


L’ipersecrezione acida, per esempio, è una particolare condizione responsabile della malattia, data dalla moltiplicazione delle cellule facenti parte della mucosa gastrica. L’assunzione di caffeina, FANS (farmaci anti – infiammatori non steiroidei) e farmaci cortisonici possono facilitare l’insorgenza dell’ulcera duodenale; il fumo di sigaretta, invece, contribuisce a rendere nulli i benefici di un’eventuale terapia, oltre ad aumentare le probabilità di recidive e di complicanze più gravi. Anche la predisposizione familiare e un carattere particolarmente ansioso sono considerati fattori di rischio. L’85% dei casi affetti da ulcera duodenale sono causati dall’Helicobacter pylori, il quale rende la mucosa duodenale estremamente sensibile all’acido e soggetta, quindi, ad infiammazioni.





Quali sono i primi sintomi?


Molti pazienti dichiarano di non sentire alcun dolore altri, invece, associano la sofferenza a una strana sensazione di fame che solitamente avviene dopo i pasti (da 1 a 3 ore) causando bruschi risvegli notturni. Il fastidio scompare dopo l’assunzione di farmaci antiacidi per poi ripresentarsi a intervalli irregolari, ma frequenti. La sintomatologia dell’ulcera duodenale si accentua in determinati periodi dell’anno come autunno e primavera. Per tenere sotto controllo questa patologia è necessario curare l’alimentazione. Va da sé che occorre rinunciare ai pasti troppo abbondanti, eliminare i cibi e bevande ricchi di grassi e condimenti (fritti, caffè, thé, alcol ecc…) ed imparare a masticare molto lentamente.



Come si manifesta la malattia?


La maggior parte di questo tipo di ulcere è localizzata nel bulbo duodenale, in prossimità del piloro. Il diametro misura circa 1 cm e sono molto simili alle ulcere gastriche, in quanto possono portare a diverse complicanze quali emorragie, occlusioni e perforazioni. Le ulcere localizzate nella parete inferiore del bulbo hanno la tendenza a raggiungere il pancreas causando fastidiose infiammazioni (pancreatiti acute). Pare, inoltre, che l’ulcera duodenale non porti alla formazione di tumori maligni, ma risulti pericolosa e mortale in caso di emorragie che andrebbero a compromettere i rami arteriosi principali.


Ulcera duodenale: cosa mangiare?


Gli alimenti che si assumono influiscono fortemente sull'integrità della mucosa gastrica. La dieta più adatta per l'ulcera duodenale prevede l'assunzione di cibi disinfiammanti. Vanno evitati:


  • Agrumi;
  • Succhi di frutta;
  • Pomodori;
  • Caffè;
  • Cibi piccanti;
  • Spezie;
  • Cibi fritti.


Occhio anche ai prodotti a basi di farine (pane, focacce, pizze, pasta) ma anche a cipolle, banane, barbabietole, zucca, pere, mele, fichi, datteri, cachi, uva, uvetta, castagne. La dieta deve, quindi, concentrarsi sull'assunzione di alimenti leggeri e digeribili ma che contengono una quantità tale di grassi da garantire la protezione della mucosa dello stomaco. Un cibo protettivo, in tal senso, è la panna montata (senza zucchero) ma anche la stevia, l'eritritolo e lo xilitolo. Tra i fattori principali dell'infiammazione vi è senza dubbio lo zucchero (fruttosio, glucosio, miele) o gli amidi. Per quanto riguarda le verdure, vanno eliminate quelle fritte. La modalità di cottura da privilegiare è, senza dubbio, quella a vapore, la quale non intacca le proprietà nutritive degli alimenti. Il cavolo è un tipo di verdura altamente consigliata, poiché contiene sostanze in grado di rinforzare il tessuto delle pareti dello stomaco. I frutti da privilegiare sono:


  • Mirtilli;
  • Lamponi;
  • Frutti di bosco;
  • Fragole.


Per quanto riguarda i latticini, occhio a non esagerare. Il latte da prediligere è quello di capra, poiché è caratterizzato da un basso tasso di acidità.



La gastroscopia transnasale


In caso di sospetta ulcera duodenale, il medico può consigliare di effettuare una gastroscopia transnasale, una tecnica mininvasiva dall’elevata efficacia diagnostica. Questo genere di esame è molto ben tollerato dal paziente e non necessita di sedazione. L’introduzione del sondino (endoscopio) non avviene attraverso la bocca (motivo di frequenti conati di vomito), ma per via nasale affinché si possa visionare al meglio la situazione dell’apparato digerente. Il test ha una durata di pochi minuti a meno che non si debba procedere con una biopsia per prelevare un piccolo campione della mucosa gastro duodenale. Anche in quest’ultimo caso, i tempi dell’”operazione” sono molto brevi.

CONTATTI

Chiamaci

Servizio disponibile dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Fatti richiamare

Inserisci il tuo numero, ti richiameremo entro 4 ore lavorative:

Scrivici su:

whatsapp-follow

Whatsapp 3311232150

Dal Lunedì al Sabato dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Compila il Form:

Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi del regolamento europeo del 27/04/2016, n. 679 e come indicato nel documento normativa sulla privacy e cookies

Seguici su: