Il reflusso gastroesofageo è una condizione caratterizzata dalla risalita dei succhi gastrici verso l'esofago. Si manifesta principalmente attraverso il bruciore di stomaco o difficoltà digestive. Gli episodi di reflusso possono essere occasionali oppure verificarsi con una certa costanza e frequenza. La principale cura per chi soffre di questa condizione è rappresentata da una dieta volta a favorire l'assunzione di alcuni cibi, a discapito di quelli che, invece, potrebbero innescare i sintomi.
Chiaramente, è molto importante effettuare un'approfondita diagnosi di carattere gastroenterologico e non solo, così da risalire alle cause esatte del disturbo. In alcuni casi, l'origine del disturbo è legata a patologie o condizioni gastrointestinali (quasi sempre una gastrite) ma anche fattori psicologici ed emotivi possono esercitare un ruolo importante.
È stata, infatti, scoperta una correlazione tra reflusso e stress. Nei pazienti affetti da ansia si assiste al coinvolgimento del cortisolo, ormone che tende ad aumentare la secrezione di acido. Pertanto, maggiore è la concentrazione di acido all'interno dello stomaco, maggiore è il rischio di soffrire di questo disturbo.
In questo articolo ci soffermeremo, in particolare, sull'alimentazione per il reflusso. Cercheremo di comprendere cosa mangiare e quali sono, invece, i cibi da evitare. Prima di farlo, però, è doverosa una premessa: non tutti gli alimenti causano nei soggetti che soffrono di reflusso gli stessi effetti.
Cosa mangiare per il reflusso?
Andiamo a vedere quali sono gli alimenti che, nell'arco di una giornata e all'interno di una dieta equilibrata, possono aiutare a tenere a bada i sintomi del reflusso, grazie alle loro proprietà e ad un pH più elevato (minore acidità):
- Cereali (fiocchi d'avena);
- Pasta (meglio quella corta perché a minore concentrazione di acqua);
- Riso;
- Quinoa;
- Cous cous;
- Cavolo;
- Banane;
- Bresaola;
- Zucchine;
- Carote;
- Orzo;
- Patate al forno;
- Tisane;
- Fette biscottate;
- Carni bianche (pollo, tacchino, lonza di maiale);
- Olio extravergine d'oliva;
- Carni bianche;
- Zenzero;
- Avocado (ideale per gli spuntini perché povero di zuccheri e ricco di acidi grassi monoinsaturi);
- Merluzzo;
- Robiola;
- Primo sale;
- Yogurt bianco;
- Ricotta;
- Mozzarella;
- Uova sode;
- Orata;
- Sogliola.
Cibi da consumare con moderazione
Ecco un elenco di alimenti che possono essere assunti con moderazione, a patto che il reflusso non sia in una fase acuta:
- Peperoncino;
- Pompelmo;
- Kiwi;
- Legumi;
- Frutta secca (mandorle, noci, nocciole, anacardi, pistacchi);
- Latte e latticini;
- Cicoria.
Per quanto riguarda la frutta, spesso la maggiore criticità per chi soffre di reflusso è rappresentata dal fruttosio. In tal senso, il pompelmo non contiene molto fruttosio e, dunque, soprattutto in fase non acuta, potrebbe essere assunto. Stesso discorso per il kiwi.
La cicoria, pur essendo ricca di ferro, non dà grosse difficoltà a livello gastrico quindi può essere assunta ma senza esagerare. Il peperoncino è un alimento che solitamente viene escluso dalla dieta per il reflusso. In realtà, spesso si ignorano le capacità cicatrizzanti del peperoncino che, dunque, può favorire la digestione. Chiaramente, va assunto fresco e soprattutto in piccole quantità.
Per quanto concerne la frutta secca, le reazioni in chi soffre di reflusso sono molto soggettive. C'è chi lamenta un peggioramento dei sintomi, chi invece non nota grosse conseguenze. Consigliamo, comunque, un'assunzione moderata, anche in considerazione del fatto che, in generale, la frutta secca è comunque ricca di grassi e abbastanza calorica.
Anche sui legumi i pareri sono contrastanti, in quanto non tutti i pazienti manifestano le stesse risposte. In linea generale, legumi come fagioli, ceci, piselli e lenticchie non sono controindicati ma c'è chi lamenta un aumento del gonfiore, condizione spesso associata al reflusso. La soluzione potrebbe essere rappresentata dall'assunzione di legumi decorticati.
Il latte e i latticini sono alimenti ricchi di grassi e, per tale ragione, più complicati da digerire. In alcuni pazienti, la principale criticità è rappresentata dal lattosio contenuto nei prodotti lattiero caseari, spesso motivo di intolleranze. In queste circostanze, la soluzione potrebbe essere rappresentata dal consumo, comunque moderato, di latticini senza lattosio. Per quanto concerne il latte, meglio quello scremato o parzialmente scremato.
Cibo da evitare per reflusso
Gli alimenti da evitare in presenza di reflusso sono tutti quelli che tendono a stimolare la secrezione acida:
- Cioccolato;
- Caffè:
- Tè;
- Pomodoro, specie se crudo;
- Alcolici (vino, birra);
- Superalcolici (liquori, grappe);
- Bibite gassate;
- Aglio;
- Cipolla;
- Burro;
- Strutto;
- Spezie;
- Menta;
- Frutta fresca;
- Carne rossa;
- Salse ricche di grassi (maionese) e a base di pomodoro (ketchup);
- Pesci grassi (salmone, sgombro, sardine, anguilla);
- Salame;
- Mortadella;
- Insalata;
- Formaggi stagionati;
- Cibi fritti;
- Ananas;
- Spinaci;
- Radicchio;
- Broccoli.
Reflusso e metodi di cottura
Anche i metodi di cottura sono importanti. La bollitura, ad esempio, tende a riempire l'alimento di acqua e a diluire i succhi gastrici e, dunque, a rallentare il processo digestivo. Per la stessa ragione, ad esempio, la pasta al dente è più facilmente digeribile rispetto a quella scotta. Alcuni gastroenterologi e biologi nutrizionisti consigliano, ad esempio, di bere 30-40 minuti prima e dopo un pasto ma non durante. Vanno evitate anche fritture e soffritti.
Sono, invece, da privilegiare le cotture al forno, al vapore o ai ferri. Parliamo, infatti, di cotture abbastanza rapide che non alterano eccessivamente gli alimenti, a patto però di usare, soprattutto in caso di alimenti ripassati in padella, prodotti di qualità come l'olio extravergine di oliva.
Altri consigli anti-reflusso
Anche modalità e tempi di consumo del cibo possono favorire il reflusso. In tal senso, è importante mangiare e masticare in maniera lenta, cercando di scomporre il più possibile il cibo, così da renderlo più assimilabile. Vanno, inoltre, evitati il più possibile i pasti abbondanti così come i cibi eccessivamente freddi o troppo caldi. Per tenere sotto controllo il reflusso, oltre all'alimentazione, è, importante:
- Non coricarsi subito dopo i pasti;
- Tenere sotto controllo il peso corporeo;
- Non fumare;
- Evitare sforzi fisici dopo aver mangiato;
- Sollevare la testiera del letto;
- Non indossare abiti stretti.
È utile ribadire che ogni soggetto potrebbe reagire a determinati alimenti in modo differente. Ecco perché consigliamo a chi soffre di reflusso di elaborare una sorta di diario alimentare, in maniera tale da comprendere quali cibi scatenano i sintomi del reflusso e quali alimenti possono essere assunti senza particolari criticità.
Nel caso in cui il reflusso dovesse presentarsi più volte nell'arco di una settimana, riteniamo sia saggio prenotare una visita gastroenterologica. Il gastroenterologo, magari anche con l'ausilio di esami endoscopici come la gastroscopia o altri test, potrà risalire alle cause specifiche del disturbo ed elaborare un piano di trattamento ad hoc comprensivo anche di consigli dal punto di vista dell'alimentazione per il reflusso. Una volta ottenuta la diagnosi, potrebbe essere opportuno consultarsi con un nutrizionista per una vera e propria dieta anti-reflusso.