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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Come si può respirare durante la gastroscopia?

Cosa è la gastroscopia?


La gastroscopia o esofagogastroduodenoscopia (EGDS) è un accertamento diagnostico eseguito mediante una sonda flessibile, detta gastroscopio, la quale è dotata di una telecamera collegata ad una fonte luminosa, che consente di esplorare la mucosa dell’esofago, dello stomaco e del duodeno.


E’ un esame spesso temuto dal paziente in quanto risulta abbastanza invasivo e spesso il timore di chi deve sottoporsi all’indagine gastroscopica, è dovuto al fatto che si teme la sensazione di soffocamento che la sonda potrebbe dare. In realtà, ovviamente, ciò non avviene.


Vediamo perché.


Per affrontare questo delicato argomento è pero opportuno distinguere le due tipologie di gastroscopie possibili, quella tradizionale e la gastroscopia transnasale.


Spiegheremo in dettaglio il loro procedimento così da analizzare minuziosamente come sia possibile respirare durante l’esame da parte del paziente sottoposto alla gastroscopia.



Gastroscopia tradizionale:


Durante la gastroscopia tradizionale il gastroscopio (che ricordiamo, essere la sonda flessibile alla cui estremità vi è posizionata una telecamera) viene inserito nella cavità orale fino a raggiungere appunto le zone da sondare.


In questo caso ovviamente il paziente ha la possibilità di respirare attraverso il naso.



Gastroscopia transnasale:



respirare durante gastroscopia



La gastroscopia transnasale si serve invece di un gastroscopio più sottile che viene inserito, come dice il nome stesso, nella cavità nasale del paziente. Quest’ultimo infatti potrà respirare attraverso la bocca rendendo così la respirazione più facilitata. Avendo la possibilità di respirare attraverso la bocca vi è per il paziente anche la possibilità di dialogare durante l’esame. Questo rende la gastroscopia con modalità transnasale meno invasiva.


Concludiamo affermando che, naturalmente, entrambe le gastroscopie sono valide, è il paziente a scegliere quale eseguire ed a volte, per via di determinate conformazioni fisiche o particolarità del paziente, lo specialista tenderà a prediligere l’una rispetto all’altra.


N.B.: Le informazioni contenute nel presente articolo sono da considerarsi puramente informative e non sostituiscono il parere di un medico.


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