La gastroscopia è un esame diagnostico che permette di analizzare lo stomaco, l’esofago ed il duodeno del paziente che si sottopone a tale esame. L’esplorazione di queste parti avviene attraverso l’inserimento (per via orale o nasale) di una sonda flessibile alla cui estremità vi è posizionata una telecamera che permette allo specialista di osservare attraverso immagini molto nitide l’organo in questione.
Come si può quindi immaginare la gastroscopia (chiamata anche esofagogastroduodenoscopia, dal nome degli organi che va ad osservare) non è di per se un esame doloroso, ma può essere senza dubbio fastidioso.
Scheda di una Gastroscopia
COME SI SVOLGE, IN DETTAGLIO, LA GASTROSCOPIA?
Come abbiamo già detto si inserisce nella bocca o nel naso del paziente una sonda flessibile, vale a dire un tubicino del diametro di circa 1 centimetro che prende il nome di endoscopio. Visto il fastidio che può creare e soprattutto la necessità che il paziente rimanga il più rilassato possibile, viene somministrato un sedativo, oltre che un agente anestetizzante che viene usato localmente sulla gola per evitare quanto più possibile il fastidio che deriva dal passaggio dell’endoscopio.
Durante la gastroscopia vengono monitorati i parametri vitali, vale a dire la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, durante l’arco di durata dell’esame: parliamo di 15/20 minuti.
Durante l’esame si deve favorire la distensione degli organi che si vanno ad esaminare, per questo motivo viene soffiata dell’aria all’interno del tratto digerente.
GASTROSCOPIA E CONSEGUENZE
Si pensa alla gastroscopia come ad un esame doloroso, in realtà l’esame, nonostante sia un esame invasivo, non provoca alcun dolore, piuttosto fastidio.
Quando il tubicino viene inserito può infatti provocare conati di vomito come reazioni involontarie, impedendo quindi lo svolgimento dell’esame; è per questo che si tende a favorire la sedazione nel paziente che effettua la gastroscopia tradizionale (quindi per via orale).
Diverso è il caso della gastroscopia transnasale, che effettivamente ha numerosi vantaggi, primo fra tutti il diametro inferiore rispetto al tradizionale endoscopio: parliamo infatti di 4,9 mm dell’endoscopio utilizzato per la gastroscopia transnasale contro i 9,8 mm di quello utilizzato per la gastroscopia tradizionale: questa differenza permette che la sonda venga inserita in una narice lasciando libero il cavo orale.
Per questo motivo non occorre nessuna sedazione e, oltretutto il paziente, avendo libera la bocca, può tranquillamente deglutire e parlare con il medico durate l’intera durata dell’esame.
E LE BIOPSIE?
La biopsia è un test medicale che prevede l’asportazione di tessuto per un successivo esame al microscopio. Questo prelievo è utile per controllare l’andamento di una patologia già nota, oltre che per diagnosticare eventuali patologie.
La biopsia può essere fastidiosa nella misura di piccoli crampi o pizzichi della zona analizzata, questi lievi fastidi possono avvenire anche a distanza di 1/2 giorni dall’esame, ma scompaiono da soli senza necessità di farmaci. Si consiglia al paziente di non assumere subito dopo la gastroscopia con biopsia cibi caldi, al contrario è preferibile mangiare un gelato o comunque un cibo fresco che allevi il fastidio dei pizzichi dell’esame bioptico.
Fonte:
https://www.eccellenzamedica.it/specialita-mediche/gastroscopia/informati