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La sedazione nella Gastroscopia: cosciente, profonda, costi e rischi



Gastroscopia in sedazione


La Gastroscopia, come noto, è una tipologia di esame endoscopico che richiede spesso il ricorso alla sedazione, soprattutto se eseguita con tecnica tradizionale (introduzione della sonda, anche detta endoscopio o gastroscopio, attraverso la bocca).


La sedazione è richiesta per limitare il disagio che può accompagnare il paziente che deve sottoporsi a questo esame, certamente ritenuto invasivo e fastidioso. L’introduzione della sonda endoscopica potrebbe infatti generare sintomatologie quali senso di soffocamento, conati di vomito o senso di costrizione. Attraverso la sedazione il paziente potrà affrontare in maniera più serena e controllata la gastroscopia.


A differenza della tecnica tradizionale, la sedazione non è di norma necessaria nella tecnica transnasale, in quanto ritenuta quasi o del tutto a-traumatica.



gastroscopia con sedazione

La sedazione nella Gastroscopia




Gastroscopia con sedazione: come funziona?


Nella gastroscopia, la sedazione viene somministrata o eseguita qualche minuto prima dell’effettivo inizio dell’esame e il paziente può richiedere l’anestesia già in sede di prenotazione. In casi particolari la sedazione può essere concordata ed effettuata in sede d’esame. Le modalità d’esecuzione differiscono leggermente a seconda della tipologia di sedazione richiesta.



Gastroscopia in sedazione cosciente


La sedazione cosciente è una tipologia di sedazione “blanda”, eseguita per per via orale (gocce o pasticche) generalmente qualche minuto prima dell’inizio della gastroscopia. Questo tipo di sedazione si effettua con il ricorso a farmaci cosiddetti analgesici ed ipnotici, ovvero Benzodiazepine (tra i più comuni Xanax, Lexton ed altri), ed ha lo scopo di tranquillizzare lo stato emotivo del paziente, anche se quest’ultimo non dormirà completamente.


In alcuni casi specifici (e su richiesta del paziente), potranno essere utilizzati dei farmaci che permetteranno una sedazione cosciente più avanzata rendendo, quindi, la sensazione di fastidio avvertita ancora meno marcata.



Gastroscopia in sedazione profonda


È il tipo di sedazione che permette al paziente di dormire completamente, permettendo quindi di non avvertire nessun tipo di fastidio o di dolore.


La sedazione profonda, chiamata anche anestesia totale o completa, è una tecnica sensibilmente più forte della sedazione cosciente, in quanto necessita di uno specialista anestesista che inietterà in modo continuo e controllato il farmaco sedativo durante tutto il corso dell’esame. Nella sedazione profonda la somministrazione avverrà per via endovenosa, mentre il paziente sarà disteso sul lettino.


I farmaci per la sedazione profonda sono marcatamente più forti rispetto a quelli utilizzati per la sedazione cosciente ed hanno, allo stesso tempo, un numero maggiore di controindicazioni.



Gastroscopia in sedazione profonda: effetti collaterali


Nella sedazione profonda il tempo di smaltimento del farmaco da parte dell’organismo sarà maggiore. I rischi sono quelli comuni e specifici della somministrazione di un sedativo a un paziente. Inoltre, per richiedere questa tipologia di sedazione, il paziente dovrà preventivamente eseguire delle analisi del sangue specifiche ed un elettrocardiogramma per escludere eventuali rischi connessi alla somministrazione dell’anestesia completa. Questi esami dovranno essere portati con sé il giorno dell’esame.


In entrambi i casi (sedazione cosciente e profonda), il giorno della Gastroscopia, il paziente dovrà essere accompagnato da una persona in quanto nelle 12/24 ore successive all’esame sono escluse qualsiasi attività che richiedono concentrazione. Ad esempio è fortemente sconsigliato guidare un veicolo, poiché ciò potrebbe costituire un pericolo per gli altri e per se stessi.



Gastroscopia in sedazione profonda: rischi


La sedazione nella gastroscopia viene comunemente ritenuta una procedura a bassissimo rischio. Tuttavia, per dovere informativo, è bene ricordare che i rischi connessi alla sedazione sono quelli attribuibili all’esecuzione della procedura al di fuori della sala operatoria e senza l’intubazione delle vie respiratorie. La scala dei rischi a cui si fa riferimento in ambito internazionale prende il nome di classificazione ASA (poiché elaborata dalla American Society of Anesthesiologists) ed è legata al comune rischio anestesiologico. Questa scala si compone di 5 livelli: il discrimine è, ovviamente, relativo alle condizioni del paziente.


  • ASA I – paziente sano;
  • ASA II – paziente con patologie lievi (es. ipertensione);
  • ASA III – paziente con patologie gravi, ma con modica limitazione funzionale di organi e apparati;
  • ASA IV – paziente con patologie sistemiche gravi (es. insufficienza cardiaca severa);
  • ASA V – paziente grave o moribondo, la cui sopravvivenza è a rischio nelle successive 24 ore.



Chi non può eseguire la sedazione?


Tutti i pazienti possono richiedere il ricorso alla gastroscopia in sedazione, eccezion fatta per quei pazienti che presentano patologie croniche incompatibili con tali somministrazioni. È quindi necessario valutare prima di ogni esame, insieme allo specialista, la possibilità della sedazione.



Gastroscopia senza sedazione


Tuttavia, la sedazione nella gastroscopia non è sempre necessaria e di sicuro non è obbligatoria. Le variabili da tenere in considerazione sono molte, tra le quali spicca soprattutto la soglia di sopportazione del dolore e altri aspetti psicologici legati al paziente. Ogni caso andrà quindi valutato singolarmente. Se il paziente non vuole o non può sottoporsi alla sedazione è possibile ricorrere a tecniche alternative a quella tradizionale: come la tecnica transnasale, precedentemente citata.



Gastroscopia transnasale senza sedazione


La Gastroscopia transnasale viene spesso indicata come esempio di esame endoscopico parimenti efficace rispetto alla tecnica tradizionale (a differenza di altre tecniche, come la gastroscopia virtuale o la videocapsula endoscopica), ma allo stesso tempo meno doloroso e non invasivo. Una delle motivazioni principali del minor fastidio connesso a tale tecnica, spesso testimoniato e sostanziato dalle esperienze dei pazienti, è relativa alle dimensioni ridotte della sonda endoscopica, che dovendo essere introdotta dalla cavità nasale non può superare i 5mm.



Dove fare la gastroscopia con sedazione e la transnasale


Con Eccellenza Medica potrai prenotare la gastroscopia con sedazione a Roma, Milano, Palermo e in altri centri distribuiti su tutto il territorio nazionale,  ecco l’elenco dei centri in Italia. Se preferisci effettuare la gastroscopia senza sedazione, potrai optare per:

  • tecnica tradizionale senza sedazione;
  • tecnica tecnica transnasale senza sedazione.



Gastroscopia con sedazione: costi


Le tariffe legate a questa tipologia d’esame endoscopico possono variare a seconda del centro specialistico nel quale lo si effettua. Per avere una panoramica completa sui prezzi dei vari centri dislocati su tutto il territorio nazionale puoi ricorrere a questo elenco dettagliato.



Costo della gastroscopia con sedazione profonda


Solitamente i costi per l’esame effettuato con le due tipologie di sedazione sono similari, ma talvolta l’esame con sedazione profonda può avere un prezzo leggermente maggiore, a causa della necessaria presenza di un anestesista per tutta la durata della gastroscopia.



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