La gastroscopia è un esame medico-endoscopico che permette di valutare la situazione del nostro apparato digerente e diagnosticare gran parte delle patologie di natura gastroenterologica. Il Dott. Vincenzo Caravello, medico accreditato Eccellenza Medica del centro per la gastroscopia di Palermo, ci spiega perché richiederla e come si esegue.
24 febbraio 2025
Cos'è la Gastroscopia?
"La Gastroscopia (o EGDS: esofagogastroduodenoscopia) - spiega il Dott. Caravello - è un esame medico di tipo endoscopico che permette di esaminare, attraverso l’introduzione dalla bocca o dal naso di una sonda flessibile (il gastroscopio), il tratto digestivo superiore composto da stomaco, esofago e duodeno. Il Gastroscopio è composto da un tubo flessibile alla cui estremità è posta una videocamera che permetterà di visionare gli organi durante la perlustrazione. Questo strumento ha un diametro che può spaziare dagli 8 ai 12 mm".

Quando serve farla?
La Gastroscopia è consigliata nelle seguenti situazioni:
- In presenza di sintomatologie a carico della parte superiore dell’apparato digerente quali bruciori di stomaco, dolori addominali, deglutizione difficile e dolorosa;
- Per sospette emorragie;
- In caso di anoressia, calo di peso ponderale, aumento di peso improvviso;
- In caso di anemizzazione, eventualmente anche abbinata ad una colonscopia;
- In presenza di disfagia persistente;
- In presenza di vomito persistente;
- Come test di screening periodico per pazienti di età superiore ai 45 anni o per pazienti con familiarità per patologie dell’apparato digerente;
- A seguito di trattamento farmacologico non risolutivo per problematiche gastriche.
Come avviene la preparazione?
"Affinché possa essere eseguita correttamente - prosegue il medico - , la gastroscopia necessita di una opportuna preparazione, in assenza della quale per lo specialista potrebbe essere difficile visionare con accuratezza tutte le porzioni del primo tratto digestivo". Ecco come si esegue una corretta preparazione:
- Non mangiare nelle 5 ore che precedono l’esame, in quanto la presenza di cibo nello stomaco rischia di limitare il campo visivo dell’endoscopio, rendere l’esame meno preciso e, in alcuni casi, provocare vomito;
- Consegnare al medico un elenco con tutti i medicinali che stai assumendo (in particolare aspirina ed anticoagulanti). Sarai preventivamente avvertito qualora sia necessario sospenderne alcuni (es. inibitori di pompa protonica);
- Comunicare al medico eventuali allergie, anche a specifici farmaci.
Il medico ti chiederà ulteriori dettagli sulla tua salute, in particolare sulla presenza di condizioni come:
- Malattie cardiache;
- Patologie polmonari;
- Altre malattie che potrebbero richiedere un’attenzione particolare prima, durante o dopo l’esame.
Inoltre, prima o dopo la gastroscopia, ti verrà chiesto di firmare un modulo di consenso all’esame endoscopico e dichiarerai di essere stato informato adeguatamente sulla procedura.
Come si esegue una gastroscopia?
"L’esame - rivela il dott. Caravello - inizierà facendo sdraiare il paziente sul lettino girato sul lato sinistro. Successivamente il medico o l’assistente inserirà delicatamente la punta del gastroscopio attraverso la bocca, per poi guidarlo fino alla fine del primo tratto del tubo digerente, ovvero fino al duodeno. Nel corso dell’esame si valuterà la necessità di introdurre dell’aria con l’endoscopio per favorire la distensione delle pareti dello stomaco e osservarle meglio".
"Tramite l’endoscopio - spiega ancora l'esperto - sarà possibile analizzare ogni eventuale lesione ai fini di una diagnosi scrupolosa e per poter proporre un piano di cura adeguato. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria l'esecuzione di una biopsia, cioè il prelievo di un campione di tessuto da esaminare successivamente al microscopio in laboratorio. Anche la biopsia non provocherà dolore".

Come rendere la gastroscopia indolore?
Esistono due metodi per rendere la gastroscopia sicura e indolore:
È possibile eseguire una gastroscopia con due tipologie di sedazione:
- Sedazione cosciente: lo stato emotivo del paziente viene placato senza addormentamento;
- Sedazione profonda: richiede un anestesista, il paziente dorme completamente senza avvertire dolore.
In alternativa, la gastroscopia transnasale si esegue facendo passare una sonda sottile tramite una narice anziché la cavità orale. Vantaggi:
- Il paziente non avverte dolore, grazie a uno spray nella narice.
- È possibile parlare con il medico o deglutire senza problemi.
- Non necessita di farmaci sedativi.
- Nessun senso di soffocamento.
- Nessun conato di vomito o senso di costrizione.
- Consigliata per anziani, bambini, pazienti cardiopatici, respiratori, con problemi dentali o mandibolari, o soggetti ansiosi.
Quanto dura una gastroscopia?
"La gastroscopia dura in media 10-15 minuti, ma può estendersi fino a 30 minuti in presenza di procedure operative come biopsie o rimozione di polipi" - dichiara Caravello.
Quali sono i rischi e gli effetti collaterali?
"La gastroscopia è un esame sicuro e una percentuale di rischi bassissima", rassicura lo specialista. Possibili effetti collaterali:
- Mal di gola nei giorni successivi all’esame.
- Spossatezza dovuta alla sedazione.
- Infezione, emorragia o perforazione intestinale. In caso di dolore addominale, febbre, vomito di sangue o difficoltà respiratorie entro 48 ore, avvisare subito il medico o recarsi in pronto soccorso.
"L'esame potrebbe essere sconsigliato - conclude Caravello - a chi soffre di problemi respiratori o cardiaci. Specie nel caso in cui sia necessario effettuare una biopsia, conviene avvertire lo specialista in anticipo circa eventuali farmaci anticoagulanti o antiaggreganti assunti dal paziente".