Sono diverse le ragioni che potrebbero nascondersi dietro la cosiddetta bocca amara cioè uno sgradevole sapore amaro in bocca. Tra queste ci sono anche patologie e disturbi del fegato, come un'infezione o una malattia epatica.
Qual è il collegamento tra bocca amara e malattie del fegato?
Il fegato è un organo che svolge diverse funzioni importanti, tra cui l'eliminazione delle tossine dal flusso sanguigno. In presenza di cirrosi (stadio avanzato della malattia epatica) il senso del gusto potrebbe essere distorto, il che porta, per l'appunto, il paziente a sperimentare quella sorta di sapore metallico o amaro in bocca cui abbiamo accennato poc'anzi. Questo sintomo, inoltre, sembrerebbe essere associato all'epatite virale acuta, infiammazione del fegato che, se non curata adeguatamente, potrebbe evolvere nella malattia epatica.
Un'altra grave patologia che potrebbe portare il paziente a sperimentare quella sgradevole sensazione di sapore amaro in bocca è l'epatite B, un'infezione virale del fegato che si accompagna anche ad altri sintomi, tra cui:
- Alito cattivo;
- Perdita di appetito
- Febbre;
- Nausea;
- Diarrea;
- Vomito.
Non è ancora nota con certezza la causa esatta dell'alterazione del senso del gusto che si accompagna alla malattia epatica. Diversi studi, però, avrebbero individuato alcune delle possibili cause, in particolare:
- Effetti collaterali legati ai farmaci assunti per la malattia epatica;
- Accumulo di tossine dovuto a una ridotta funzionalità epatica;
- Effetti neurologici associati all'insufficienza epatica.
Il fegato svolge un ruolo fondamentale nella neutralizzazione e nell’eliminazione delle tossine presenti nel flusso sanguigno. Quando l’organo non è più in grado di funzionare correttamente, queste sostanze possono accumularsi nel corpo e interferire con vari processi fisiologici, compresi quelli legati al gusto e all’olfatto.
Alcune tossine, in particolare, possono alterare direttamente i recettori del gusto o provocare infiammazioni a livello del cavo orale, generando così quella fastidiosa sensazione di bocca amara. Inoltre, l’accumulo di sostanze tossiche nel sangue può agire sul sistema nervoso, contribuendo allo sviluppo di distorsioni sensoriali più ampie, come nel caso dell’insufficienza epatica avanzata.
Bocca amara: le altre possibili cause
In primo luogo, è importante sottolineare che questa condizione, spesso, è il segnale di problemi insorti all'interno della bocca, come ad esempio la gengivite (infiammazione delle gengive) o la disgeusia (condizione che altera il senso del gusto). Altre possibili cause della bocca amara potrebbero essere legate anche a:
- Infezione da Covid-19;
- Precaria igiene orale;
- Effetti collaterali causati da alcuni farmaci;
- Xerostomia;
- Cambiamenti ormonali a seguito di menopausa o gravidanza;
- Terapie oncologiche;
- Malattia renale;
- Patologie neurologiche;
- Carenza di zinco o vitamina B12;
- Reflusso acido.
Cosa fare se il sapore amaro in bocca dipende dal fegato?
Se hai la certezza che il sapore amaro in bocca dipenda dal fegato dovrai in primo luogo risolvere o, comunque, curare la condizione epatica responsabile di questo sintomo. Purtroppo, non tutte le patologie epatiche sono curabili. La cirrosi, ad esempio, non lo è ma può, comunque, essere gestita tramite apposite terapie farmacologiche. Negli stadi avanzati della malattia potrebbe essere necessario procedere con il trapianto del fegato.
Non sempre, però, il paziente conosce le cause del sapore amaro in bocca. In circostanze del genere bisognerà verificare se, congiuntamente alla bocca amara, sono presenti ulteriori sintomi. In alternativa, bisognerà procedere per tentativi. In primo luogo, potrebbe essere opportuno recarsi presso il proprio dentista di fiducia. Nel corso della visita, lo specialista si accerterà della presenza di condizioni che potrebbero causare il sapore amaro in bocca, come ad esempio una scarsa igiene orale, carie o infiammazioni a carico delle gengive.
In alcuni casi, la bocca amara è legata ad una condizione nota come xerostomia, o secchezza delle fauci, caratterizzata dalla mancanza di saliva e causata dal fumo, da alcuni farmaci o dalla sindrome di Sjögren.
Per le donne in stato interessante è abbastanza comune avvertire il sintomo della bocca amara. Ciò in quanto, durante la gravidanza, si verificano dei cambiamenti fisiologici in quasi tutti gli apparati dell'organismo. Stesso discorso anche per le donne in menopausa.
Se non vengono riscontrati problemi a livello del cavo orale, potrebbe essere utile rivolgersi ad un otorinolaringoiatra. Si tratta, infatti, di un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento delle patologie a carico di gola, naso e orecchio, tra cui anche le alterazioni del gusto.
Occhio anche a possibili problematiche gastroenterologiche. Il reflusso si verifica quando l'acido gastrico refluisce nel canale che collega lo stomaco alla bocca, causando una sensazione di bruciore. L'acido potrebbe lasciare un sapore amaro in bocca. Per una diagnosi di reflusso potrebbe essere necessario sottoporsi ad una visita gastroenterologica o ad esami più approfonditi, come una gastroscopia.
Non è da escludere a priori un approfondimento di carattere neurologico. Il senso del gusto, infatti, è controllato dai nervi cranici. Pertanto, qualsiasi condizione o lesione che colpisca i nervi cranici potrebbe causare un sapore amaro in bocca, tra cui:
- Tumore al cervello;
- Epilessia;
- Trauma cranico;
- Demenza.
Anche la radioterapia e la chemioterapia possono lasciare un sapore metallico o aspro in bocca, sintomo avvertito soprattutto da chi ha un tumore che colpisce il collo o la testa.
Doveroso un approfondimento sulle patologie renali. I reni eliminano le scorie dal corpo attraverso l'urina. La disgeusia, insieme alla disosmia (alterazione del senso dell'olfatto), è piuttosto comune nella malattia renale cronica, soprattutto nei pazienti sottoposti a dialisi.
In conclusione, la sensazione di amaro in bocca può avere origine da molteplici fattori, alcuni dei quali anche gravi. Proprio per questo motivo è importante non sottovalutare il sintomo e consultare uno o più specialisti per ottenere una diagnosi accurata. In caso di patologie epatiche, una diagnosi precoce può fare la differenza ai fini di un trattamento efficace.
