- Che differenza c'è tra endoscopia e gastroscopia?
- Cos'è un esame endoscopico?
- Quando è necessario fare un'endoscopia?
- Come ci si prepara per una endoscopia?
- Come viene effettuata un'endoscopia?
- Cosa si vede con una endoscopia?
- Domande frequenti su endoscopia e gastroscopia
Che differenza c'è tra endoscopia e gastroscopia?
Il termine endoscopia indica una tecnica diagnostica generale che consente di osservare dall’interno un organo o una cavità del corpo mediante un sottile strumento ottico chiamato endoscopio.
La gastroscopia, invece, è un tipo specifico di endoscopia che riguarda il tratto digestivo superiore (esofago, stomaco e duodeno). In pratica, tutte le gastroscopie sono endoscopie, ma non tutte le endoscopie sono gastroscopie.
Quando si parla di endoscopia, però, spesso il pensiero va proprio alla gastroscopia. I dati provenienti da uno studio rivelano, infatti, che ogni anno negli Stati Uniti vengono eseguite ben 17,7 milioni di procedure endoscopiche gastrointestinali (GI), le quali rappresentano il 68% di tutte le procedure endoscopiche. Si tratta di un trend in linea con le rilevazioni effettuate da Eccellenza Medica presso i centri accreditati e specializzati in esami endoscopici come gastroscopia e colonscopia.
Endoscopia | Gastroscopia |
È un termine generico che indica qualsiasi esame diagnostico eseguito con un endoscopio per osservare l’interno del corpo. | È un tipo specifico di endoscopia che serve per esaminare l’esofago, lo stomaco e il duodeno. |
Può riguardare diversi organi: apparato digerente, respiratorio, urinario, articolazioni, cavità addominale ecc. | Riguarda solo il tratto digestivo superiore. |
Comprende diverse procedure: colonscopia, broncoscopia, cistoscopia, laparoscopia, artroscopia, ecc. | È una delle procedure comprese nella categoria delle endoscopie digestive. |
Viene eseguita a scopo diagnostico o terapeutico (es. rimozione di polipi, biopsie, controllo di sanguinamenti). | Ha finalità simili, ma concentrate su patologie come gastrite, ulcera, reflusso o tumori gastrici. |
L’endoscopio può essere introdotto attraverso varie vie naturali o piccole incisioni, a seconda della zona da esaminare. | L’endoscopio viene introdotto attraverso la bocca per raggiungere lo stomaco oppure tramite il naso in caso di gastroscopia transnasale. |
Può durare da pochi minuti a un’ora, in base all’organo coinvolto e alla complessità dell’esame. | Dura in media 10-15 minuti ma la durata potrebbe prolungarsi qualora fosse necessario effettuare biopsie o rimuovere polipi. |
È una disciplina ampia, utilizzata in più specialità mediche. | È un esame di competenza gastroenterologica. |
Cos'è un esame endoscopico?
Un esame endoscopico permette al medico di visualizzare in tempo reale lo stato delle mucose interne e, se necessario, di prelevare piccoli campioni di tessuto (biopsie) per ulteriori analisi. Esistono diversi tipi di endoscopia: digestiva, colonscopia, broncoscopia, cistoscopia, laparoscopia e molte altre, a seconda dell’organo da esaminare.
Quando è necessario fare un'endoscopia?
L’endoscopia è indicata quando si sospettano patologie interne che non possono essere valutate con semplici esami radiologici. Per esempio, nel caso di dolori addominali persistenti, sanguinamento gastrointestinale, difficoltà digestive, perdita di peso inspiegabile o anemia, il medico può richiedere una gastroscopia o una colonscopia per cercare di risalire alle cause della sintomatologia.
Gli esami endoscopici sono, spesso, importanti anche in materia di prevenzione. Sul punto è interessante quanto riferito dal gastroenterologo Dott. Benjamin Yip che, in un'intervista pubblicata sul sito Beyondmedical.com, ha dichiarato quanto segue: "Vorrei che il pubblico si rendesse conto dell'importanza dello screening per alcuni tumori dell'apparato digerente come quelli del colon-retto, del fegato e dello stomaco. Possono manifestarsi/mostrare la loro brutta forma in fasi avanzate, per cui è molto importante sottoporsi a screening quando si ha una certa età e/o si presentano determinati fattori di rischio".
Come ci si prepara per una endoscopia?
La preparazione varia a seconda del tipo di esame. Per la gastroscopia, in genere, è richiesto il digiuno di almeno 6-8 ore. Generalmente, il digiuno comincia a partire dalla mezzanotte del giorno che precede l'esame.
Per la colonscopia o altre endoscopie intestinali, è invece necessario svuotare completamente l’intestino tramite una dieta liquida e l'assunzione di specifici lassativi. Il medico fornisce sempre istruzioni ad hoc in base al tipo di procedura.
Come viene effettuata un'endoscopia?
Durante l’esame, il medico introduce l’endoscopio attraverso una via naturale (bocca, naso, retto, uretra) o, in casi particolari, tramite una piccola incisione chirurgica.
L’endoscopio è dotato di una telecamera e una sorgente luminosa che proiettano le immagini su un monitor, così da consentire al medico di osservare con precisione le pareti interne dell’organo. In molti casi, è possibile eseguire anche piccole procedure operative, come rimozione di polipi o cauterizzazione di lesioni.
Cosa si vede con una endoscopia?
L’endoscopia consente di osservare direttamente le mucose interne e di individuare infiammazioni, ulcere, lesioni, polipi o segni di tumore in fase precoce.
Nella gastroscopia, ad esempio, è possibile diagnosticare patologie e condizioni come:
- Gastrite;
- Esofagite;
- Ulcera;
- Reflusso gastroesofageo;
- Esofago di Barrett;
- Ernia iatale;
- Celiachia;
- Helicobacter pylori;
- Tumori dell'esofago o dello stomaco.
Domande frequenti su endoscopia e gastroscopia
Che differenza c'è tra eco endoscopia e gastroscopia?
L’eco-endoscopia combina la visione endoscopica con l’ecografia. È utile per studiare non solo la mucosa, ma anche gli strati più profondi della parete gastrica o pancreatica.
Che differenza c'è tra la gastroscopia e la colonscopia?
La gastroscopia esplora la parte alta dell’apparato digerente (esofago-stomaco-duodeno), mentre la colonscopia analizza la parte bassa (colon e retto).
Gastroscopia | Colonscopia |
Esamina la parte superiore del tubo digerente: esofago, stomaco e duodeno. | Esamina la parte inferiore del tubo digerente: intestino crasso (colon) e retto. |
L’endoscopio viene introdotto dalla bocca (o dal naso, nella versione transnasale). | L’endoscopio viene introdotto dal retto per esplorare il colon. |
Permette di diagnosticare gastriti, ulcere, reflusso gastroesofageo, tumori gastrici. | Consente di individuare polipi, infiammazioni intestinali, diverticoliti o tumori del colon-retto. |
L’esame dura generalmente 10-15 minuti. | L’esame dura mediamente 20-30 minuti, in base alla lunghezza del colon e alle eventuali procedure terapeutiche. |
Può essere effettuata anche in modalità transnasale, che è più confortevole per il paziente e spesso non richiede sedazione. | Oltre alla colonscopia tradizionale, esistono versioni tecnologicamente avanzate come la colonscopia virtuale o la colonscopia robotica |
Non è richiesta una particolare preparazione, se non il digiuno nelle ore che precedono l'esame | La preparazione è più complessa perché è necessario svuotare l'intestino seguendo una dieta particolare e assumendo lassativi. In alcune strutture è disponibile la colon wash, procedura che semplifica notevolmente la preparazione |
Che differenza c'è tra endoscopia e colonscopia?
La colonscopia è un tipo di endoscopia, specificamente rivolta all’intestino crasso.
L'endoscopia è dolorosa?
In genere no. L’esame può risultare fastidioso, ma non doloroso. Durante la gastroscopia si utilizza spesso una sedazione leggera o un anestetico locale in gola per ridurre il disagio. Nelle endoscopie più invasive può essere impiegata una sedazione profonda o, raramente, anestesia generale.
Quanto dura un esame endoscopico?
La durata dipende dal tipo di esame:
- Gastroscopia: circa 10-15 minuti;
- Colonscopia: 20-40 minuti;
- Broncoscopia: 15-30 minuti.
Il tempo può aumentare se vengono eseguite biopsie o piccoli interventi.
Quanto costa una endoscopia?
Il costo varia in base alla tipologia di esame e alla struttura sanitaria. Nell'ambito della sanità pubblica, l’esame può essere eseguito pagando solo il ticket sanitario.
In cliniche private, il prezzo medio per una gastroscopia può variare da 180 a 650 € e da 250 a 800 € per una colonscopia, a seconda delle tecnologie e del tipo di sedazione.
Fonti e bibliografia
- Deb, Anasua et al. “Gastrointestinal Endoscopy-Associated Infections: Update on an Emerging Issue.” Digestive diseases and sciences vol. 67,5 (2022): 1718-1732. doi:10.1007/s10620-022-07441-8;
- Beyondmedical.com.